La Storia
Ultima modifica 7 dicembre 2023
Le origini
L’origine del nome “Brenzone sul Garda“ può derivare dal nome dei Brenni. Essi erano una tribù germanica, che si insediò sul Monte Baldo da dove poi scendeva verso il lago per saccheggiare e per fare atti di vandalismo.
Dopo di loro arrivarono i Romani, alla difesa del territorio settentrionale, che in seguito fu definitivamente integrato nell’Impero. La struttura imponente del massiccio del Monte Baldo ed i suoi ripidi versanti resero per secoli le comunicazioni via terra praticamente impossibili. Lo sviluppo di centri abitati alle sue pendici, quindi, non fu certamente favorito. Importanti testimonianze di età romana, però, riportate alla luce negli anni indicano la presenza di vari insediamenti rurali sul nostro territorio, seppur di non estesa entità. L’esempio più importante è il ritrovamento, avvenuto nel 2004, di una villa romana presso la Chiesa di San Zeno a Castelletto, finora unico esempio di “residenza lacustre” scavato sulle sponde orientali del Garda.
I primi documenti che dimostrano una propria identità di Brenzone sul Garda risalgono alla seconda metà del XII secolo, periodo in cui, favoriti dalla discesa in Italia di Federico I Barbarossa, sorsero e si svilupparono i Comuni.
Il Medioevo
Durante il periodo medioevale, Brenzone sul Garda e tutta l’area gardesana passarono sotto varie dominazioni signorili: scaligera, viscontea, carrarese fino ad arrivare alla Repubblica di Venezia. In questo periodo Brenzone sul Garda vide la nascita ed il consolidamento di alcune importanti famiglie proprietarie terriere. Tra tutte spicca la famiglia dei Brenzone sul Garda “dal Lion”, il cui stemma è stato adottato e mantenuto come simbolo anche dalle amministrazioni locali nelle epoche più recenti e fino ai giorni nostri. La ristrettezza e le asperità del territorio di Brenzone sul Garda, confinato tra la riva del lago di Garda e le impervie e scoscese pendici del Monte Baldo, spesso solcate da valli profonde e torrenti, spiegano la difficoltà di realizzazione di vie di comunicazioni terrestri. Queste, nei secoli passati, fino alla prima metà dell’Ottocento, si riducevano a semplici sentieri e mulattiere, stretti tra muri a secco, che avevano la funzione di collegare i molteplici nuclei abitati sparsi sul territorio. Molto intense e importanti erano invece le comunicazioni via acqua che produssero vivaci rapporti, anche familiari, tra le opposte sponde del lago di Garda.
L'Ottocento
Nell’Ottocento e fino ai primi decenni del Novecento non esistendo turismo, l’economia di Brenzone sul Garda dipendeva prevalentemente dalle attività legate alla terra tra cui l’allevamento di bachi da seta, la produzione casearea e la coltivazione di olivi, che è rimasta nella tradizione fino ai nostri giorni. E’ da ricordare anche la produzione di legna e di due importanti prodotti che ne derivano: il carbone e la calce. Per la produzione di quest’ultima, destinata principalmente “all’esportazione” venivano utilizzate delle particolari costruzioni di pietra di forma circolare, le ”calchére”, visibili ancora oggi, disseminate sul nostro territorio. Le numerose malghe presenti nel comune indicano certamente una prevalenza di attività montane ma altre importanti fonti di reddito per gli abitanti di Brenzone sul Garda furono anche la pesca e la navigazione sul lago.
Il Novecento
Con il completamento della costruzione della strada Gardesana avvenuto tra il 1929 e il 1933, si verificò una vera e propria “rivoluzione” per ciò che riguarda l’economia di Brenzone sul Garda e di tutta la riviera gardesana: l’avvento del turismo, che ha portato, soprattutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, un cambiamento radicale secondo tutti i punti di vista.
La pietra di Castelletto
Nel 1965 Castelletto divenne improvvisamente famoso grazie al ritrovamento di un masso roccioso di circa 2m.c. con incisioni rupestri, avvenuto durante la costruzione di una casa.
Queste incisioni risalgono a circa 4.550 anni fa, indicandoci l'uso di utensili ed armi in bronzo, il ruolo importante del sole nella religione. In altre parole , erano già portatori dell'estesa cultura mediterranea.
La "Pietra di Castelletto", unico caso in Europa con tale modalità di incisione al di fuori dell'area della Valcamonica, è ora custodita nel Municipio di Brenzone sul Garda, a Magugnano.
Geschichte
Der Name Brenzone sul Garda ruehrt hoechstwahrscheinlich von dem Namen Brenni her, einem germanischen Volk, das sich am Monte Baldo niederliess, um am See Raubzuege zu verueben. Demnach haben die Roemer bei der Verteidigung ihrer noerdlichen Gebiete die Seeseite eingenommen. Der imponierende Monte Baldo mit seinen steilen Abgruenden lies fuer viele Jahrhunderte keine Kommunikation zu. Die Lebensentwicklung am Fusse des Berges war somit sehr beschwerlich fuer die Bevoelkerung. Dennoch bezeugen roemische Ausgrabungen von Lebensbedingungen unseres Gebietes, wenn auch nur sehr selten. Wichtiges Beispiel ist eine Ausgrabung einer Villa Romana (2004) bei der Kirche von San Zeno von Castelletto, bis jetzt einziges Beispiel von „Residenza lacustre“ auf der oestlichen Gardaseeseite.
Die ersten Dokumente ueber eine Identitaet von Brenzone sul Garda finden sich in der Haelfte des zwoelften Jahrhunderts. Unter Herrschaft von Friedrich des Grossen entwicklten sich hier die ersten Gemeinden.
Im Mittelalter wurden Brenzone sul Garda und die Gardaseegebiete von verschiedenen Familien – Scaligeri, Visconti, Carraresi – bis zur Republik von Venedig beherrscht. In dieser Zeit nahmen einige Familien grosse Gebiete ein, davon die Familie von Brenzone sul Garda „dal lion“, von deren Familienwappen stammen noch heute die Symbole unserer Gemeindewappen. Bis zur Mitte des 18. Jahrhunderts gab es Probleme Verkehrsverbindungen aufzubauen, da dass Gebiet von Brenzone sul Garda ein enger Landstreifen mit vielen Schluchten und anderen naturbedingten Hindernissen war. Nur einfache Maultierwege mit engen Natursteinmauern verbanden die zahreichen Weiler, die im Landgebiet von Brenzone sul Garda verteilt waren. Umso wichtiger waren die Verbindungen ueber den Seeweg fuer Geschaefts- und Familienbeziehungen mit der anderen Seite des Sees.
Vom 18. bis zum Anfang des 19. Jahrhunderts gab es keinen Tourismus, die Wirtschaft Brenzone sul Gardas hing von der Erde und dem See ab. Natuerlich kam an erster Stelle die hauseigene Landwirtschaft. Die Olivenernte ist bis heute geblieben, anders als die Seidenraupenproduktion, die damals eine wichtige Bedeutung hatte. Ebensoviel wurde mit Holz gearbeitet, aber auch mit Kohle und Kalk (diese wurden in einer aussergewoehnlichen Formation mit Steinen produziert, die sogenannten „calchere“, die man heute noch in unserem Gebiet findet). Die zahlreichen Almen in unseren Gemeinden zeigen die Wichtigkeit dieser landwirtschaftlichen Einnahmequellen. Ausserdem hatten die Einwohner von Brenzone sul Garda weitere Einnahmequellen, den Fischfang und die Seefahrt. 1929 wurde die Gardesana gebaut, und damit kam die grosse Veraenderung fuer die Entwicklung und die Wirtschaft von Brenzone sul Garda und dem Gardasee. Mit dem Tourismus, der vor allem nach dem zweiten Weltkrieg begann, hat sich hier alles radikal veraendert.
Der "Stein von Castelletto"
1965 machte Castelletto sehr von sich reden. Man fand beim Hausenbau einen fast 2 Quadratmeter grossen Felsblock, der mit hieroglyfenartigen Felseinritzungen bedeckt war. Es war die eerste authentische Mitteilung der Bevölkerung an die Nachwelt, es war eine Nachricht von vor 4500 Jahren Sie berichtet, dass hier am See, die Bewohner schon ihre Bronzenspeere, Schwerter und Äxte hatten und dass die Sonne eine grosse Rolle in Ihrer Religion spielte. Sie waren also bereits Träger einer weiverbreiteten Mittelmeerkultur.
Heute ist der "Stein von Castelletto" im Gemeindehaus von Brenzone sul Garda in Magugnano zu bestaunen.
History
The origin of the name “Brenzone sul Garda” is uncertain. It could possibly, and more probably, derive from the name of a germanic tribe called “Brenni”, that resided in the Monte Baldo area in prehistoric times. They were followed by the arrival of the Roman empire, and so it was that a region called Venezia – Istria was formed. The massive structure of Monte Baldo and its steep slopes have created for centuries many difficulties for land connections and the development of hamlets. Yet numerous archeologic testimonies discovered over the years prove the presence of different built-up areas in our territory. The most important example is the Roman villa found, in 2004, near the medieval church of St. Zeno in Castelletto. This villa is the sole “residenza lacustre” excavated on the eastern shore of Garda lake so far.
The earliest documents demonstrating the district identity of Brenzone sul Garda derive from the second half of 12th century, when Federico I, Emperor of Germany, known as Red Beard, came down into Italy from the North to extend his power. During the medieval age, Brenzone sul Garda and all the Garda area were dominated by the houses of Scaligeri, Visconti, Carrara and finally by Venice and its Republic. In this period many land owning families flourished. Of all these, the most important family was the “Brenzoni dal lion”- of the lion” whose coat of arms has been adopted as a symbol of the local administration to this day.
In the past, communication on land was very difficult because of the harsh and hostile geographical aspects of the territory of Brenzone sul Garda which, confined between the shores of Lake Garda and the steep slopes of Mount Baldo, is divided by many profound gorges and rushing torrents. Up until the middle of the 19th century, the only roads available were narrow mountain paths, used mainly by mules pulling sleds loaded with chestnuts or other local products, which wound their way from one tiny village to the next. However, the lake provided a faster, easier and more practical way of communicating with friends and family members. In fact, it was often much more common then to establish relationships with the inhabitants of towns on the other side of the lake than with people from the same town.
Since tourism did not exist in Brenzone sul Garda in the 1800s and early 1900s, the economy of the town depended mainly on agricultural activities such as the breeding of silk worms, the production of dairy products and the cultivation of olive trees (an activity which is still part of our tradition today). Another important activity was gathering firewood, and tied to this, the production of charcoal and lime, made in special stone huts called “calchére”, many of which can still be seen around the area. The many Alpine refuges present are an indication of the importance of our mountain pastures in the struggle for survival of the past. Other sources of income came from fishing and water transport. The completion of the “Gardesana”, the road constructed between 1929 and 1933 on the shores of Lake Garda, brought with it a radical economic revolution for Brenzone sul Garda and all the other small villages on the lake. The arrival of tourism, especially after the 2nd World War, has triggered a profoundly dynamic evolution of events which has changed the way of life here, making the area one of the most popular and highly qualified touristic locations in the world.
The "Stone of Castelletto"
In 1965 Castelletto was very much in the News. While building a new house, the workers excavated a massive rock which was covered with mysterious incisions. Experts were called.
The incisions where dated as from the years 4500 b. Chr.. This also was the first authentic message of the inhabitants of Castelletto, a message from 4500 years ago. It reports that they had already weapons in brass, that the sun played an important role in their religion.
In other words they were already carriers of the widespread Mediterranean culture.
Nowadays you can admire the "Stone of Castelletto" in the town hall of Brenzone sul Garda in Magugnano.